ARTE
           
           
           
           

Nacque nel 1556 e morì a Bergamo il 20 maggio del 1627.

Fu alunno di Cristoforo Baschenis; alla fine del Cinquecento si evidenziarono in lui orientamenti verso la pittura veneziana del Tintoretto e del Veronese. Non mancarono nelle sue opere anche inflessioni derivate dai pittori bresciani e cremonesi, la cui carica espressiva fu rappresentata da una diversificazione dal classicismo cromatico di origine veneta. Questa inflessione si manifestò sia  nella ricerca di effetti plasticamente illusivi, sia nel modo di costruire i paesaggi con quinte di rocce e di alberi frondosi, toccati da brevi tratti di luce. Bisogna aggiungere inoltre un interesse del Cavagna per la pittura dei Bassano, in particolare di Francesco e di Leandro, che portò il pittore a darne un’interpretazione che naturalizzò gli effetti di luce. Queste molteplici componenti della pittura di Cavagna testimoniano una cultura variamente orientata in fasi diverse, segno di un attento e colto aggiornarsi.

Gli anni in cui operò Cavagna coincisero con il periodo caratterizzato dall’atteggiamento rigoroso dei vescovi di Bergamo e di Milano. In coerenza con gli orientamenti post-tridentini di un etica rinnovata, Cavagna si rivelò ideatore di nuove iconografie religiose, caratterizzate dalla facile comprensibilità e dall’attenzione per il valore suggestivo e sentimentale dell’opera.

Gli affreschi di Cavagna esistenti nel santuario sono situati nell’antica originaria sacrestia e furono eseguiti per rinnovare la vecchia struttura. Le due scene affrescate in questo locale raffigurano l’Annunciazione e la Presentazione di Gesù al Tempio.

Nell’Annunciazione la Vergine richiama la gestualità giottesca, ricordando l’Annunciata del Polittico di Ponteranica; lo spazio è ben definito dalla balconata balaustrata centrale che lascia intravedere in profondità uno sfumato paesaggio. La precisione della definizione prospettica è data dalla pavimentazione in piastrelle dai marcati toni cromatici.

Anche nella Presentazione di Gesù al Tempio lo spazio architettonico scandisce la scena, delineando in profondità l’ancona del sommo sacerdote e creando un oggetto nella gradinata semicircolare che vede sulla destra la processione di Maria, Giuseppe e due donne con il dono rituale delle colombe e sulla sinistra due passanti. 

 
TELE COLLOCATE NELLA SACRESTIA
 


L'annunciazione







Presentazione al tempio


Assunzione
 

 


 
TELE COLLOCATE NELLE NAVATINE LATERALI
 
 
Natività della Vergine Maria
 
   
Adorazione dei pastori Adorazione dei Magi